
Come detto in alcuni articoli precedenti qui sul nostro blog, i vini naturali non sono una moda del momento, anzi rappresentano un’inversione di tendenza del mercato enologico che punta lo sguardo al passato per proiettarsi nel futuro.
Il numero sempre crescente di produttori che hanno scelto di dedicarsi alla produzione di questi vini naturali sta cambiando un calice alla volta la scena e i wine lovers stanno imparando a conoscere, riconoscere ed apprezzare sempre più queste “nuove” proposte.
Perché questo movimento sta guadagnando quote di mercato e viene sempre più richiesto?
I plus ed i benefici relativi all’adozione di un processo di vinificazione naturale sono molteplici e adesso li vedremo punto per punto, sulla base di quello che affermano gli stessi produttori e le associazioni che li rappresentano a livello nazionale ed internazionale.
Iniziamo col ricordare però che leggere su un’etichetta “vino naturale” non è per forza sinonimo di garanzia, perché si tratta di un mercato ancora non regolamentato e quindi è facile essere vittime truffa, passatemi il termine, ritrovandosi ad acquistare qualcosa che non è come sembra.
Di base il vino naturale è considerato tale se ricalca le indicazioni dei disciplinari biologici e biodinamici, quindi con il minor intervento possibile dell’uomo, dei macchinari e nessun additivo, pesticida o conservante alla bevanda.
Un vino naturale deve rispettare principalmente queste condizioni:
- Allevamento a secco (non irrigato).
- Utilizzo esclusivo del lievito nativo della vigna, quindi senza lieviti commerciali aggiunti.
- Basso contenuto di alcol (12,5% o meno).
- Niente aggiunta di zucchero esterno (meno di 1 g/L).
- Utilizzo di pratiche agricole naturali o biodinamiche
- Uve proveniente da viti antiche (dai 35 fino ai 100 anni o anche oltre quando possibile)
Il risultato finale di un processo inquadrato da queste regole sarà un vino che possiamo definire “naturale” proprio perché dentro non vi è altro che succo d’uva fermentato, senza trucchi e manipolazioni chimiche di sorta.
Quali sono concretamente i vantaggi del vino naturale?
Uno dei limiti del movimento dei produttori di vini naturali è che la mancanza di una regolamentazione ha portato anche ad una sorta di autonomia nella gestione e nei criteri di produzione che si assomigliano tutti, ma possono variare da zona a zona e da nazione a nazione.
Ad esempio i produttori francesi sono molto più rigorosi di quelli americani, ma per adesso per semplicità raggruppiamo tutto sotto l’unica denominazione di vino naturale, in attesa che arrivi un ente a dare degli standard chiari e univoci.
Nel frattempo però è innegabile che la vinificazione naturale abbia dei vantaggi rispetto a quella classica e raccogliendo le indicazioni dei produttori, le elenchiamo qui di seguito:
VANTAGGIO N.1 – GRANDE RISPETTO DELL’AMBIENTE
Il vino naturale è tale solo se viene innanzitutto da un ecosistema sostenibile e ecologico, a basso impatto ambientale. Questo significa che ci troviamo di fronte a terreni biologici in cui il viticoltore applica tutte le buone norme previste dalla disciplina.
VANTAGGIO N.2 – IL VINO NATURALE È AMICO DELLA SALUTE
Una delle caratteristiche del vino naturale è quella di non contenere null’altro che il prodotto della fermentazione delle sue uve originarie. Per questo motivo chi beve naturale non deve temere tutte quelle sostanze che sono tollerate dalla legge e dalla maggior parte delle persone ma, di fatto, sono tossiche e fastidiose per l’organismo umano.
Parliamo di solfiti (responsabili del classico mal di testa post-bevuta) ma anche di lieviti, conservanti, zucchero, coloranti etc che per adesso non hanno l’obbligo di essere indicati in in etichetta, ma se dovesse cambiare la legge a riguardo, riserverebbe grandi sorprese a tanti appassionati che reputano eccellenti dei vini che sono estremamente manipolati.
VANTAGGIO N.3 – UN GUSTO NUOVO E DI LIVELLO SUPERIORE
I produttori sono sicuri di affermare che il vino naturale ha un sapore mediamente superiore ad uno classico che non segue le stesse regole di vinificazione.
Seguire un modello di agricoltura biologica aiuta il terreno a produrre al suo meglio, quindi si va ad estrarre il massimo risultato in termini di qualità e gusto da ogni pianta e quindi lo stesso tipo di uva, in uno stesso territorio, darà risultati completamente differenti a seconda del tipo di coltivazione.
VANTAGGIO N.4 – OTTIMO RAPPORTO QUALITÀ-PREZZO
Per quanto sia più faticosa da parte del vignaio, l’agricoltura biologica ha il vantaggio di mettere la pianta in condizioni di esprimersi al meglio e questo significa un raccolto più abbondante e di maggiore qualità. Questo permette di contenere i prezzi e quindi di proporsi sul mercato con la duplice attrattività del risparmio economico e della naturalità del prodotto finito.
Inoltre acquistando vino naturale si va a sostenere un mercato artigianale che merita non solo di non scomparire ma di crescere e diffondersi, di modo da offrire agli amanti del vino proposte sempre nuove e sempre diverse.

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