BIODINAMICO SI, BIODINAMICO NO.
In un articolo precedente abbiamo già affrontato a grandi linee il tema dell’agricoltura e dei prodotti biodinamici ed abbiamo chiarito che, ad oggi, non esiste ancora una vera e propria certificazione ufficiale a riguardo.
Parecchi paesi europei stanno lavorando per dare una regolamentazione al settore e individuare dei parametri univoci che possano contribuire a fare chiarezza e definire una volta per tutta chi o cosa può essere definito biodinamico e chi no.
Nel frattempo però sono quasi 100 anni che c’è un’associazione che si è fatta carico di questa incombenza e che rappresenta l’unico punto di riferimento riconosciuto in tutto il mondo per il mondo dei produttori biodinamici.
Chi garantisce i prodotti biodinamici per i consumatori?
Stiamo parlando della Demeter, un’associazione privata presente in Italia ed altri 43 paesi del mondo con le sue filiali delle quali fanno parte in prima persona oltre 4.000 membri tra produttori, coloro che trasformano le materie prime ed i distributori di prodotti agricoli e alimentari certificati come “biodinamici”.
La regola per entrare a far parte dell’associazione e potersi fregiare del bollino di qualità di Demeter è molto semplice: bisogna accettare gli standard internazionali definiti da Demeter e dimostrare che ogni passaggio del ciclo produttivo sia conforme a tali indicazioni.
L’associazione è ben strutturata a livello locale ed infatti anche qui in Italia abbiamo un nostro consiglio direttivo di riferimento che viene rinnovato ogni 3 anni tramite assemblea dei soci ma non solo.
Difatti oltre al consiglio che ha funzione di organizzare e predisporre le attività per lo sviluppo del movimento biodinamico c’è anche una vera e propria Commissione di Certificazione della quale fanno parte professionisti ed esperti che hanno il compito di valutare le richieste di certificazione ufficiale che arrivano alla Segreteria Tecnica.
Infine poi c’è la cosiddetta Commissione Standard, che ha il compito di esaminare e valutare la conformità nell’applicazione a livello locale del metodo biodinamico secondo gli standard Demeter international.
Demeter svolge questo ruolo prestigioso di ente certificatore ufficioso da quasi 100 anni, infatti la sua fondazione risale al lontano 1927 grazie all’iniziativa di alcuni agricoltori biodinamici che per tutelare la qualità dei propri prodotti decisero di creare un marchio di qualità riconosciuto e standard.
Il nome Demeter altro non è che un tributo a Demetra, dea della terra e della fertilità e la continuità nel lavoro di questi piccolo produttori ha portato oggi l’associazione ad essere un vero e proprio colosso, con un quartier generale in Germania che ha il compito di coordinare tutti i vari distaccamenti locali.
Sia la sede centrale che le varie sedi locali (in Italia si trova a Parma) svolgono un controllo continuo sui cicli di produzione e trasformazione dei prodotti biodinamici, e la certificazione di conformità viene rilasciata solo se ogni singola fase della filiera è perfettamente conforme agli standard.
Questo è necessario perché, soprattutto nell’ultimo decennio, il crescente interesse nei riguardi dell’agricoltura biodinamica in generale (con il vino in prima fila) hanno portato a numerosi casi di contraffazione e tentativi di auto-assegnazione della definizione di prodotto biodinamico in maniera potremmo dire illecita.
È vero che ad oggi manca una legislazione ad hoc sul tema, ma è anche vero che da 100 anni Demeter rappresenta il biodinamico, quindi i produttori che vogliono essere corretti con i loro consumatori dovrebbero sapere bene che se vogliono far parte di questa categoria devono per forza di cosa mettersi in contatto con l’associazione che di fatto è l’unico ente certificatore attendibile al momento.
Quali sono i requisiti minimi per il riconoscimento da parte di Demeter?
L’associazione ha chiarito e fissato alcune semplice ma fondamentali norme da rispettare per ottenere la certificazione biodinamica. Queste riguardano i vari tipi di produzioni agricole, da quelle vegetali, alla lavorazione delle carni, ai prodotti caseari, i metodi di panificazione e di coltivazione di frutta, spezie, erbe aromatiche, fino ad arrivare ai prodotti non alimentari come i cosmetici e i prodotti tessili naturali.
La base è che il ricorso a mezzi esterni deve essere ridotto al minimo, soprattutto per quanto riguarda gli additivi chimici, i fertilizzanti e come accade nel caso del vino i conservanti come solfiti, lieviti, albumine e tanti altri composti che invece sono tollerati (ed assolutamente legali) nelle produzioni in scala.
Dal punto di vista commerciale, i consumatori consapevoli sanno bene che se cercano un prodotto 100% biodinamico devono per forza di cose dirigersi su quelli con il bollino di qualità di Demeter, perché in attesa della regolamentazione ufficiale da parte dei singoli stati, il marchio Demeter è l’unico in grado di garantire al consumatore l’aderenza agli standard di produzione biodinamica.
Questo è dovuto al fatto che l’associazione ha saputo diffondere ed unificare a livello mondiale le sue indicazioni, di modo da avere uno standard comune a tutte le aziende considerate biodinamiche a prescindere dalla localizzazione geografica.
Il lavoro sul campo è costante, infatti i tecnici dei vari comitati di controllo effettuano visite a campione, analizzano i prodotti e verificano rigidamente le modalità di coltivazione ed i mezzi utilizzati realmente dalle aziende.
A questo si unisce anche la garanzia del fatto che tutte le aziende biodinamiche europee sono tenute anche alla conformità del Regolamento 834/2007 CE dell’agricoltura biologica e questo fa in modo che tutte le nostre aziende certificate biodinamiche sono anche biologiche (ma non viceversa!).
Difatti i parametri della qualifica biodinamica sono più stringenti e rigidi rispetto al Regolamento Europeo sul biologico e quindi si rende necessaria la doppia certificazione, prima quella biologica e poi quella di Demeter.
I valori che spingono Demeter nascono dal fatto che dietro l’agricoltura biodinamica c’è molto di più e tutelando questo piccolo mondo, si va a tramandare nel tempo una visione differente del ruolo del produttore che è anche un creatore e protettore dei terreni che gestiscono secondo le teorie antroposofiche di Rudolf Steiner.
In questo articolo abbiamo parlato genericamente di agricoltura biodinamica perché possono essere tali praticamente tutti i tipi di colture, dagli ortaggi ai cereali e anche le carni o i latticini possono essere identificati come biodinamici perché la Demeter ha un suo manuale per ognuno di essi.
Il vino fa la parte del leone in questo senso perché è il prodotto più facile da reperire, ma come detto bisogna sempre accertarsi in fase di acquisto che ci sia la doppia denominazione e certificazione (biologico e biodinamico).
Se vuoi scoprire i prodotti che abbiamo selezionato per te, tutti rigorosamente certificati, non ti resta che venire qui in Via Ancona 40 a Roma presso il nostro Spaccio Grosso.
Potrai assaggiare prodotti nuovi, scoprire la storia di ognuno di essi e vivrai un viaggio multisensoriale pur restando comodamente seduto all’interno del nostro store.
Uno dei motivi che spinge me e Bianca a diffondere questo tipo di cultura è proprio permettere ai tanti appassionati, amici e clienti di scoprire prodotti unici che abbiamo ricercato in prima persona grazie alla nostra passione per l’enogastronomia.
Allora cosa aspetti? Vienici a trovare.
Un saluto da Thomas